giovedì 16 settembre 2010

KMAIL: Khe Magnifico Applicativo In Ludoteca


Ci sarà il calzolaio di turno che mi smentirà, ma buona parte del lavoro di molti transita attraverso strisce di bit lanciate dentro il dedalo lastricato del Web chiamate comunemente “email”.
Dunque l'economia dei datori e lo stato di salute dei lavoratori è riposto principalmente nel frontend di questo globale e rapido meccanismo di comunicazione, comunemente chiamato “client email”.

Come per molti gingilli elettronici, anche alcuni software hanno la tendenza a perdere di vista il loro compito principale, così ci troviamo programmatori intenti ad applicare l'effetto glow, naked, bubble... dimenticando che una sala gremita di utenti affascinati non vale nemmeno un pugno1 di un utente soddisfatto!



Dopo anni di uso e usura del mio abituale Client email, stanco di qualche “bruttura” nel Desktop Environment KDE e bisognoso di qualche eccitante da Geek per superare la fine dell'Estate, ho avuto la brillante idea di installare il maturo2 Kmail (versione 1.13.5 pacchettizzato per Debian Squeeze) per dargli l'opportunità di diventare il programma più usato sul mio computer aziendale.


Insert coin

Dopo aver configurato i miei quattro account email IMAP, ho lanciato questo gingilloso e stiloso client email.
Nella cool home page di benvenuto mi è balzata all'occhio una singolare frase alquanto inquietante:
Speriamo che ti divertirai con Kmail
Che non sia un client mail ma una nuova avventura di Super Mario Bros???

Ebbene, che il “gioco” inizi!

Score -1 
Come prassi aziendale, le password per gli account email non vanno memorizzate nel sistema ma devono essere sempre digitate... e ovviamente, delle quattro password, mi è capitato di sbagliare a digitarne una. Il vigile Kmail mi notifica la password sbagliata con una bella dialog integrata nel gestore di KDE, e, poco dopo il brivido cool, scopro che al fetente Kmail non gli passa neanche per la testa di domandarmi se voglio eventualmente inserire la password corretta, così periodicamente si fa beffa di me notificandomi l'errore con quella graziosa e sostenibile dialog! Alla terza notifica, rassegnato all'impossibilità di reinserire la password, riavvio il beffardo Kmail e mi piego all'assurdità di ridigitare nuovamente tutte e quattro le password.

Ecco un esempio di notifica funzionale e umana di un client email concorrente (non faccio nomi ma potete vedere il loghino ;-) ):




Score -2
Imposto i temi delle intestazioni e piccoli altri dettagli


Tema del messaggio email: "Intestazione Elegante" e la notifica della password errata in basso a destra del fetente Kmail





Tema del messaggio email: "Intestazione aziendale" 

Bello ...peccato che ogni tanto quelle impostazioni se le dimentica! (odore di Bug??)

Score -3
Inserisco la firma a piè pagina includendo un file html, peccato che non riconosce l'html e mi ritrovo a dover usare il compositore del per non saper leggere e scrivere Kmail per riscrivermi il piè email formattato in html.

Score -4
Invio un'email (per fortuna il superlativo Kmail riesce a inviarla) ma anziché archiviare l'email inviata nella cartella “sent” nel server IMAP del relativo account, me la parcheggia in una cartella locale (è una condizione basilare del funzionamento del fan tutti così Kmail???)... così mi ritrovo a dover spostare manualmente ciascuna email inviata nella corrispettiva cartella del server IMAP ..molto user friendly.

Score -5
Faccio un “forward inline” di un'email di un cliente e il capoccione Kmail si rifiuta di includere nel corpo il testo dell'email originale.... così mi ritrovo a fare Ctrl+C e Ctrl+V del testo per fingere un classico forward??? (http://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=551552, alla fine del post ho scritto come sistemare questa "anomala normalità")


Game over
Per me la partita è finita: il ludico Kmail è un gran bel programma che continuerò a collezionare nel menu degli applicativi ..chissà, un giorno forse potrò anche usarlo non soltanto per "divertirmi".



Quel RTFM che nessuno legge

Purtroppo il manuale di Kmail l'ho letto soltanto dopo averlo installato. Vi riporto alcuni stralci che potevano essere un buon punto di partenza per soppesare l'installazione:
“Il nostro obiettivo è rendere KMail bello ed intuitivo senza sacrificare potenza e flessibilità.”
Pertanto il “funzionare bene” non rientra nel loro obiettivo principale.

“Sebbene KMail possa essere considerato affidabile, è meglio tenere una copia di sicurezza dei messaggi”
L'utilizzo del verbo “potere” induce, inevitabilmente, a dubitare della veridicità delle parole successive, e tale dubbio è rafforzato dall'averlo coniugato al congiuntivo tanto da darci la certezza che tra le tante possibili qualità sicuramente non spicca l'affidabilità.



Perché parlo male del glorioso Kmail

Perché è innegabilmente e maledettamente un ottimo prodotto, ma è possibile che in 10 anni, per un motivo o l'altro, non l'ho mai potuto realmente usare in azienda?!




Note:
1 il pugno non c'entra tanto ma, da nerd, ho voluto fare un implicito richiamo celebrativo al film di Sergio Leone “Per un pugno di dollari”
2 dopo 11 anni di sviluppo un client email deve pur acquistare il titolo di "maturo"


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  V

Dimenticavo: il Bug Fix per gli irriducibili

Se hai ancora qualche moneta e vuoi continuare a giocare con il divertente Kmail, forse ti sarà utile sapere che il problema del “testo dell'email in linea” durante il forward si sistema facilmente. Vai nelle impostazioni di Kmail, seguendo questo percorso nei menu:
Configura Kmail → Compositore → Modelli standard → Inoltra messaggio
Sostituisci %BLANK con il seguente testo(che puoi personalizzare a tuo piacimento):
-------- Messaggio originale --------
Data: %ODATE %OTIMELONG
Oggetto: %OFULLSUBJECT
Mittente: %OFROMFNAME
A: %OTOADDR
CC: %OCCADDR
-------
%QUOTE

come illustrato in figura:


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